Nedved



Calcio
Nedved
Pavel Nedved è stato un calciatore ceco della Juventus e attualmente svolge il ruolo di dirigente sportivo e di vicepresidente della Juventus. Si tratta di uno dei giocatori più importanti nella storia della Repubblica Ceca: non a caso, è stato capitano della nazionale ceca dal 2000 al 2006. Soprannominato “Furia Ceca”, Pavel Nedved è stato inserito nel 2004 nella FIFA 100 di Pelé, una lista dei migliori 125 calciatori viventi. Nel 2003 Nedved ha vinto il Pallone d’Oro entrando così nella ristretta cerchia dei migliori giocatori di sempre.
Biografia
Nato a Cheb, in Repubblica Ceca, il 20 agosto 1972, Pavel Nedved ha cominciato la sua carriera in patria vestendo le maglie di Dukla e Sparta Praga. Di carattere molto deciso, Nedved è sempre stato piuttosto riservato circa la sua vita privata. Sposato con Ivana, che gli ha dato due figli (Ivana e Pavel), Nedved ha ottenuto nel 2015 la Medaglia al Merito della Repubblica Ceca, ovvero la più alta onorificenza del suo paese. Si è sempre contraddistinto per aver preso parte a diverse iniziative benefiche.
Club/record/Palmares
Nedved ha cominciato la sua carriera di calciatore a tutti gli effetti nel 1991 con il Dukla Praga. Dopo una sola stagione si accasò al blasonato Sparta Praga con cui vinse un campionato cecoslovacco nella stagione 1992-93 e due campionati cechi nelle stagioni 1993-94 e 1994-95. L’ultima stagione a Praga fu la 1995-96, conclusa con la vittoria della Coppa della Repubblica Ceca. Nel 1996 si mise anche in mostra con la maglia della Nazionale portando la Repubblica Ceca fino alla finale degli Europei, poi persa contro la Germania. Al termine della competizione fu notato dalla Lazio che lo acquistò e lo portò in Serie A per 9 miliardi di lire. Nedved si affermò subito alla Lazio come uno dei giocatori più importanti, infatti nella seconda stagione a Roma vinse la Coppa Italia e perse la finale di Coppa UEFA 1997-98.
Nella sua terza stagione con i biancocelesti vinse la Supercoppa Italiana in finale contro la Juventus ma subì un brutto infortunio che lo bloccò per diversi mesi. Tornò in tempo per disputare la Coppa delle Coppe e segnare in finale contro il Mallorca consegnando così il trofeo alla Lazio. Nella stagione seguente conquistò la Supercoppa UEFA contro il Manchester United e fu uno dei protagonisti dell’entusiasmante cavalcata della Lazio in Serie A che si concluse con la vittoria dello Scudetto. Dopo un ultimo anno senza troppe luci, Nedved venne ceduto alla Juventus avendo segnato ben 51 reti in 207 partite.
La Juventus acquistò la "Furia Ceca" per 70 miliardi di lire investendo così il denaro ricevuto per la cessione di Zidane al Real Madrid. Nedved ci mise qualche mese per abituarsi alla nuova realtà ,ma nel girone di ritorno guidò i bianconeri alla vittoria dello scudetto contro i rivali dell’Inter all’ultima giornata di campionato.
La stagione successiva conquistò un altro Scudetto e la Supercoppa Italiana e fu uno dei protagonisti in Champions League dove purtroppo non giocò la finale persa ai rigori contro il Milan a causa di una squalifica sutita nelle semifinali. Nella stagione successiva Nedved vinse la Supercoppa Italiana e culminò l’ottimo momento della sua carriera con la conquista del Pallone d’oro.
Nei due anni successivi vinse altri due Scudetti che sarebbero poi stati revocati per le vicende di Calciopoli, e accettò di giocare in Serie B nella stagione 2006-07 dando un contributo alla promozione immediata in Serie A dei bianconeri. Nel 2009 toccò le 500 presenze da professionista, entrando di diritto nella storia della Juventus.
Conclusa la carriera da calciatore, Nedved il 12 ottobre 2010 è diventato consigliere d’amministrazione della Juventus e nel 2015 ha ottenuto la prestigiosa carica di vicepresidente.
Dukla Praga (1991-92): 19 presenze, 3 reti
Sparta Praga (1992-1996): 98 presenze, 23 reti
Lazio (1996-2001): 138 presenze, 33 reti
Juventus (2001-2009): 247 presenze, 51 reti
Nazionale: 91 presenze, 18 reti
Curiosità: Pavel giocatore e scrittore
Non solo giocatore di Lazio, Juve e Nazionale, ma anche scrittore. Proprio così, nel 2010 Nedved ha scritto la sua autobiografia: “La mia vita normale. Di corsa tra rivoluzione, Europa e Pallone d’Oro” insieme a Michele Dalai. In questo libro Nedved si è raccontato senza peli sulla lingua parlando anche della sua infanzia, dei suoi figli, degli allenatori che ha avuto nella sua carriera e dei suoi successi sportivi.
Biografia
Nato a Cheb, in Repubblica Ceca, il 20 agosto 1972, Pavel Nedved ha cominciato la sua carriera in patria vestendo le maglie di Dukla e Sparta Praga. Di carattere molto deciso, Nedved è sempre stato piuttosto riservato circa la sua vita privata. Sposato con Ivana, che gli ha dato due figli (Ivana e Pavel), Nedved ha ottenuto nel 2015 la Medaglia al Merito della Repubblica Ceca, ovvero la più alta onorificenza del suo paese. Si è sempre contraddistinto per aver preso parte a diverse iniziative benefiche.
Club/record/Palmares
Nedved ha cominciato la sua carriera di calciatore a tutti gli effetti nel 1991 con il Dukla Praga. Dopo una sola stagione si accasò al blasonato Sparta Praga con cui vinse un campionato cecoslovacco nella stagione 1992-93 e due campionati cechi nelle stagioni 1993-94 e 1994-95. L’ultima stagione a Praga fu la 1995-96, conclusa con la vittoria della Coppa della Repubblica Ceca. Nel 1996 si mise anche in mostra con la maglia della Nazionale portando la Repubblica Ceca fino alla finale degli Europei, poi persa contro la Germania. Al termine della competizione fu notato dalla Lazio che lo acquistò e lo portò in Serie A per 9 miliardi di lire. Nedved si affermò subito alla Lazio come uno dei giocatori più importanti, infatti nella seconda stagione a Roma vinse la Coppa Italia e perse la finale di Coppa UEFA 1997-98.
Nella sua terza stagione con i biancocelesti vinse la Supercoppa Italiana in finale contro la Juventus ma subì un brutto infortunio che lo bloccò per diversi mesi. Tornò in tempo per disputare la Coppa delle Coppe e segnare in finale contro il Mallorca consegnando così il trofeo alla Lazio. Nella stagione seguente conquistò la Supercoppa UEFA contro il Manchester United e fu uno dei protagonisti dell’entusiasmante cavalcata della Lazio in Serie A che si concluse con la vittoria dello Scudetto. Dopo un ultimo anno senza troppe luci, Nedved venne ceduto alla Juventus avendo segnato ben 51 reti in 207 partite.
La Juventus acquistò la "Furia Ceca" per 70 miliardi di lire investendo così il denaro ricevuto per la cessione di Zidane al Real Madrid. Nedved ci mise qualche mese per abituarsi alla nuova realtà ,ma nel girone di ritorno guidò i bianconeri alla vittoria dello scudetto contro i rivali dell’Inter all’ultima giornata di campionato.
La stagione successiva conquistò un altro Scudetto e la Supercoppa Italiana e fu uno dei protagonisti in Champions League dove purtroppo non giocò la finale persa ai rigori contro il Milan a causa di una squalifica sutita nelle semifinali. Nella stagione successiva Nedved vinse la Supercoppa Italiana e culminò l’ottimo momento della sua carriera con la conquista del Pallone d’oro.
Nei due anni successivi vinse altri due Scudetti che sarebbero poi stati revocati per le vicende di Calciopoli, e accettò di giocare in Serie B nella stagione 2006-07 dando un contributo alla promozione immediata in Serie A dei bianconeri. Nel 2009 toccò le 500 presenze da professionista, entrando di diritto nella storia della Juventus.
Conclusa la carriera da calciatore, Nedved il 12 ottobre 2010 è diventato consigliere d’amministrazione della Juventus e nel 2015 ha ottenuto la prestigiosa carica di vicepresidente.
Dukla Praga (1991-92): 19 presenze, 3 reti
Sparta Praga (1992-1996): 98 presenze, 23 reti
Lazio (1996-2001): 138 presenze, 33 reti
Juventus (2001-2009): 247 presenze, 51 reti
Nazionale: 91 presenze, 18 reti
Curiosità: Pavel giocatore e scrittore
Non solo giocatore di Lazio, Juve e Nazionale, ma anche scrittore. Proprio così, nel 2010 Nedved ha scritto la sua autobiografia: “La mia vita normale. Di corsa tra rivoluzione, Europa e Pallone d’Oro” insieme a Michele Dalai. In questo libro Nedved si è raccontato senza peli sulla lingua parlando anche della sua infanzia, dei suoi figli, degli allenatori che ha avuto nella sua carriera e dei suoi successi sportivi.