Maradona



Calcio
Maradona
Diego Armando Maradona è considerato da molti uno dei migliori, se non il miglior calciatore di tutti i tempi. Con la maglia del Napoli e dell’Argentina ha conquistato milioni di appassionati ed è entrato di diritto nella storia del calcio mondiale. Conosciuto in tutto il mondo anche per il suo soprannome El Pibe de Oro, Maradona ha fatto parlare di sé anche per la sua vita sregolata fuori dal campo.
Biografia
Diego Armando Maradona è nato in Argentina a Lanùs il 30 ottobre 1960. Era il terzo di sette figli e nacque in una famiglia di origini italiane, spagnole, croate e nativo americane. Maradona si è sposato con Claudia Villafane il 7 novembre 1989 a Buenos Aires, dalla quale ha avuto due figlie: Dalma Nerea e Giannina Dinorah.
Maradona ha sempre avuto una vita privata piuttosto burrascosa e non è sempre stato fedele nei confronti della moglie, da cui ha divorziato ufficialmente nel 2004. Sua figlia Giannina si è legata all’attaccante argentino Sergio Aguero, dalla quale ha avuto un figlio, Benjamin, nel 2009, facendo così diventare Maradona nonno per la prima volta.
Durante la sua permanenza a Napoli, Maradona ha avuto una relazione con Cristiana Sinagra che gli ha dato un figlio, conosciuto come Diego Armando Maradona Junior, il 20 settembre 1986. Maradona si è rifiutato a lungo di riconoscerlo ed è stato costretto a pagare un mantenimento mensile alla Sinagra. Avrebbe avuto una figlia, Jana, anche da Valeria Sebalaìn, e un figlio, Santiago, da Natalia Garat, morta nel novembre 2005. Maradona ha avuto un quinto figlio, Diego Fernando, il 14 febbraio 2013, a seguito della relazione con Veronuca Ojeda.
La vita privata di Diego Maradona è stata anche contrassegnata dalla sua dipendenza dalla cocaina. Lui stesso ammise di aver cominciato a farne uso sin dal 1983, quando vestiva la maglia del Barcellona. Il 1° gennaio 2000, dopo essersi ritirato dal calcio giocato, ebbe un malore in Uruguay e venne ricoverato per problemi cardiaci. A seguito di questo ricovero, Maradona si recò a Cuba per cominciare un periodo di disintossicazione.
Maradona rischiò di morire anche il 18 aprile 2004, a seguito di un nuovo infarto causato da una overdose di cocaina. Il campione argentino aumentò quindi di peso e nel 2005 si fece ricoverare per l’impianto di un bypass gastrico che gli consentì di perdere quasi 50 chili. Negli anni successivi ebbe invece alcuni problemi legati all’abuso di alcol, ma riuscì quantomeno a disintossicarsi completamente dalla cocaina.
Oltre ad aver avuto diversi problemi legali dovuti alla paternità, Maradona ebbe anche problemi con la giustizia per droga, aggressioni e questioni economiche. Nel 1991, la giustizia sportiva lo condannò infatti a 15 mesi di squalifica e la giustizia ordinaria gli inflisse una pena mai scontata di 14 mesi di prigione. La sua vita è stata anche contrassegnata da alcune controversie legali. A Napoli, venne accusato di evasione fiscale e nel 2005 la Corte di Cassazione lo condannò al pagamento di 31 milioni di euro.
Club/Record/Palmares
Maradona ha cominciato la sua carriera in Argentina con la maglia dell’Argentinos Juniors nel 1976, squadra con la quale ha disputato ben 5 campionati vincendo 1 campionato argentino. Dopo una stagione in forza al Boca Juniors, Maradona sbarcò in Europa nel 1981 vestendo la maglia del Barcellona per due stagioni e vincendo una Coppa di Spagna, una Supercoppa di Spagna e una Coppa della Liga. Nel 1984 avvenne lo storico trasferimento al Napoli dove sarebbe rimasto per ben 7 stagioni affermandosi come il più gran calciatore della storia. Nel corso della sua permanenza in Italia con la maglia del Napoli Maradona ha vinto 2 campionati italiani, 1 Coppa Italia, 1 Supercoppa Italiana e 1 Coppa UEFA.
Dopo il Napoli, Maradona ha giocato 1 stagione nel Siviglia (1992-93), 1 ai Newell’s Old Boys (1993-94) e 3 al Boca Juniors (1995-1998).
I risultati migliori Maradona li ha ottenuti forse indossando la maglia della nazionale argentina con la quale ha realizzato ben 34 reti in 91 presenze e ha conquistato 1 Campionato Mondiale Under 20 (1979) e 1 Campionato Mondiale nel 1986.
Dopo la sua carriera di calciatore, Maradona è diventato un allenatore di calcio e ha guidato la nazionale argentina ai Mondiali del 2010 conducendola fino ai Quarti di Finale. Nel 2011-12 ha guidato come allenatore la squadra Al-Wasl degli Emirati Arabi Uniti e nel 2017 ha iniziato una nuova avventura con il club Dibba Al-Fujairah SC.
Maradona ha vinto il titolo di calciatore sudamericano dell’anno nel 1979 e nel 1980 e 1 Pallone d’Oro alla carriera nel 1995. Non ha mai potuto gareggiare in carriera per la vittoria del Pallone d’Oro in quanto fino al 1994 era un trofeo destinato unicamente ai calciatori europei.
Maradona assieme a Pelè è stato premiato come il miglior giocatore del XX secolo e nel 1993 ha vinto il premio come miglior giocatore argentino di sempre. Nel 2004 Pelè lo ha inserito nel FIFA 100, ovvero la lista dei migliori 125 calciatori viventi. Infine, nel 2012 è stato premiato come miglior giocatore del secolo.
Argentinos Juniors (1976-1981): 166 presenze, 116 reti
Boca Juniors (1981-1982): 40 presenze, 28 reti
Barcellona (1982-1984): 36 presenze, 22 reti
Napoli (1984-1991): 188 presenze, 81 reti
Siviglia (1992-1993): 26 presenze, 5 reti
Newell’s Old Boys (1993-1994): 5 presenze, 0 reti
Boca Juniors (1995-1997): 30 presenze, 7 reti
Curiosità: ogni Capodanno a Napoli si spara la “bomba di Maradona”
Eccentrico e talentuoso, Maradona è entrato nella cultura di massa sia a Napoli che in Argentina. Di umili origini, Maradona si è guadagnato la simpatia popolare proponendosi come un campione dei poveri contro i poteri forti.
La sua rete messa a segno contro l’Inghilterra nei quarti di finale del Mondiale 1986, poi vinto dall’Argentina, è stato eletto il gol del secolo. Storico anche l’altro gol messo a segno contro l’Inghilterra da Maradona con la mano, un gol passato alla storia come la “mano de Dios”.
A Rosario, in Argentina, i tifosi nel 1998 crearono la Chiesa di Maradona che arrivò a contare 80.000 aderenti tra cui giocatori famosi come Owen, Ronaldinho e Riquelme. Nel 2003 inoltre l’Argentinos Juniors ha inaugurato il nuovo stadio e lo ha dedicato chiamandolo “Diego Armando Maradona”.
A testimonianza di come Maradona sia entrato nella cultura popolare a Napoli, si pensi che ogni anno a Capodanno viene sparata la cosiddetta bomba di Maradona, un petardo artigianale illegale molto potente.
Biografia
Diego Armando Maradona è nato in Argentina a Lanùs il 30 ottobre 1960. Era il terzo di sette figli e nacque in una famiglia di origini italiane, spagnole, croate e nativo americane. Maradona si è sposato con Claudia Villafane il 7 novembre 1989 a Buenos Aires, dalla quale ha avuto due figlie: Dalma Nerea e Giannina Dinorah.
Maradona ha sempre avuto una vita privata piuttosto burrascosa e non è sempre stato fedele nei confronti della moglie, da cui ha divorziato ufficialmente nel 2004. Sua figlia Giannina si è legata all’attaccante argentino Sergio Aguero, dalla quale ha avuto un figlio, Benjamin, nel 2009, facendo così diventare Maradona nonno per la prima volta.
Durante la sua permanenza a Napoli, Maradona ha avuto una relazione con Cristiana Sinagra che gli ha dato un figlio, conosciuto come Diego Armando Maradona Junior, il 20 settembre 1986. Maradona si è rifiutato a lungo di riconoscerlo ed è stato costretto a pagare un mantenimento mensile alla Sinagra. Avrebbe avuto una figlia, Jana, anche da Valeria Sebalaìn, e un figlio, Santiago, da Natalia Garat, morta nel novembre 2005. Maradona ha avuto un quinto figlio, Diego Fernando, il 14 febbraio 2013, a seguito della relazione con Veronuca Ojeda.
La vita privata di Diego Maradona è stata anche contrassegnata dalla sua dipendenza dalla cocaina. Lui stesso ammise di aver cominciato a farne uso sin dal 1983, quando vestiva la maglia del Barcellona. Il 1° gennaio 2000, dopo essersi ritirato dal calcio giocato, ebbe un malore in Uruguay e venne ricoverato per problemi cardiaci. A seguito di questo ricovero, Maradona si recò a Cuba per cominciare un periodo di disintossicazione.
Maradona rischiò di morire anche il 18 aprile 2004, a seguito di un nuovo infarto causato da una overdose di cocaina. Il campione argentino aumentò quindi di peso e nel 2005 si fece ricoverare per l’impianto di un bypass gastrico che gli consentì di perdere quasi 50 chili. Negli anni successivi ebbe invece alcuni problemi legati all’abuso di alcol, ma riuscì quantomeno a disintossicarsi completamente dalla cocaina.
Oltre ad aver avuto diversi problemi legali dovuti alla paternità, Maradona ebbe anche problemi con la giustizia per droga, aggressioni e questioni economiche. Nel 1991, la giustizia sportiva lo condannò infatti a 15 mesi di squalifica e la giustizia ordinaria gli inflisse una pena mai scontata di 14 mesi di prigione. La sua vita è stata anche contrassegnata da alcune controversie legali. A Napoli, venne accusato di evasione fiscale e nel 2005 la Corte di Cassazione lo condannò al pagamento di 31 milioni di euro.
Club/Record/Palmares
Maradona ha cominciato la sua carriera in Argentina con la maglia dell’Argentinos Juniors nel 1976, squadra con la quale ha disputato ben 5 campionati vincendo 1 campionato argentino. Dopo una stagione in forza al Boca Juniors, Maradona sbarcò in Europa nel 1981 vestendo la maglia del Barcellona per due stagioni e vincendo una Coppa di Spagna, una Supercoppa di Spagna e una Coppa della Liga. Nel 1984 avvenne lo storico trasferimento al Napoli dove sarebbe rimasto per ben 7 stagioni affermandosi come il più gran calciatore della storia. Nel corso della sua permanenza in Italia con la maglia del Napoli Maradona ha vinto 2 campionati italiani, 1 Coppa Italia, 1 Supercoppa Italiana e 1 Coppa UEFA.
Dopo il Napoli, Maradona ha giocato 1 stagione nel Siviglia (1992-93), 1 ai Newell’s Old Boys (1993-94) e 3 al Boca Juniors (1995-1998).
I risultati migliori Maradona li ha ottenuti forse indossando la maglia della nazionale argentina con la quale ha realizzato ben 34 reti in 91 presenze e ha conquistato 1 Campionato Mondiale Under 20 (1979) e 1 Campionato Mondiale nel 1986.
Dopo la sua carriera di calciatore, Maradona è diventato un allenatore di calcio e ha guidato la nazionale argentina ai Mondiali del 2010 conducendola fino ai Quarti di Finale. Nel 2011-12 ha guidato come allenatore la squadra Al-Wasl degli Emirati Arabi Uniti e nel 2017 ha iniziato una nuova avventura con il club Dibba Al-Fujairah SC.
Maradona ha vinto il titolo di calciatore sudamericano dell’anno nel 1979 e nel 1980 e 1 Pallone d’Oro alla carriera nel 1995. Non ha mai potuto gareggiare in carriera per la vittoria del Pallone d’Oro in quanto fino al 1994 era un trofeo destinato unicamente ai calciatori europei.
Maradona assieme a Pelè è stato premiato come il miglior giocatore del XX secolo e nel 1993 ha vinto il premio come miglior giocatore argentino di sempre. Nel 2004 Pelè lo ha inserito nel FIFA 100, ovvero la lista dei migliori 125 calciatori viventi. Infine, nel 2012 è stato premiato come miglior giocatore del secolo.
Argentinos Juniors (1976-1981): 166 presenze, 116 reti
Boca Juniors (1981-1982): 40 presenze, 28 reti
Barcellona (1982-1984): 36 presenze, 22 reti
Napoli (1984-1991): 188 presenze, 81 reti
Siviglia (1992-1993): 26 presenze, 5 reti
Newell’s Old Boys (1993-1994): 5 presenze, 0 reti
Boca Juniors (1995-1997): 30 presenze, 7 reti
Curiosità: ogni Capodanno a Napoli si spara la “bomba di Maradona”
Eccentrico e talentuoso, Maradona è entrato nella cultura di massa sia a Napoli che in Argentina. Di umili origini, Maradona si è guadagnato la simpatia popolare proponendosi come un campione dei poveri contro i poteri forti.
La sua rete messa a segno contro l’Inghilterra nei quarti di finale del Mondiale 1986, poi vinto dall’Argentina, è stato eletto il gol del secolo. Storico anche l’altro gol messo a segno contro l’Inghilterra da Maradona con la mano, un gol passato alla storia come la “mano de Dios”.
A Rosario, in Argentina, i tifosi nel 1998 crearono la Chiesa di Maradona che arrivò a contare 80.000 aderenti tra cui giocatori famosi come Owen, Ronaldinho e Riquelme. Nel 2003 inoltre l’Argentinos Juniors ha inaugurato il nuovo stadio e lo ha dedicato chiamandolo “Diego Armando Maradona”.
A testimonianza di come Maradona sia entrato nella cultura popolare a Napoli, si pensi che ogni anno a Capodanno viene sparata la cosiddetta bomba di Maradona, un petardo artigianale illegale molto potente.