Cricket
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Cricket
Il Cricket è uno sport di squadra praticato con mazza, palla e guantone, molto seguito dagli appassionati di scommesse e pronostici e particolarmente diffuso nei paesi del Commonwealth, tanto da essere considerato il secondo sport più seguito al mondo dopo il calcio.
Attualmente il Cricket (spesso scritto Criket) è organizzato e regolato dall’International Cricket Council (ICC), il massimo organo di questo sport che ha il compito di definire le norme del gioco e di regolare i rapporti tra federazioni oltre che di organizzare tutti i principali tornei mondiali.
Gli addetti ai lavori preparano quote e pronostici sul cricket tenendo conto di tutta una serie di fattori che vanno dallo stato di forma degli atleti fino al palmarès delle squadre coinvolte. Il consiglio per chi volesse provare a realizzare delle giocate vincenti è quindi quello di raccogliere informazioni aggiornate sulle squadre prima di decidere.
Il Cricket è nato in Inghilterra ma è molto seguito in India, Sri Lanka, Bangladesh, Pakistan, Galles, Australia, Sudafrica e anche nelle Indie Occidentali Britanniche. Esistono due varianti: quella con over illimitati e quella con over limitati. Nel Cricket con over illimitati, una squadra deve eliminare tutti i battitori avversari per ben due volte per dichiararsi vincitrice e la durata di queste partite è di 4 o 5 giorni a seconda che siano competizioni domestiche o internazionali.
La versione con over limitati, invece, prevede partite a 50 over (One Day International) della durata di un giorno e a 20 over (Twenty20), della durata variabile tra 3 e 4 ore.
Di origine antichissima, per esigenze televisive il Cricket oggi ha visto affermarsi la formula del One Day International, il cui primo incontro internazionale risale al 1971 quando si affrontarono Australia e Inghilterra. La prima Coppa del mondo di Cricket venne disputata invece nel 1975.
Altra data importante per il Cricket fu il 2003, anno in cui la lega professionale inglese adottò la formula del Twenty20, che stabilisce che ciascuna squadra possa battere al massimo 20 overs. Nel 2007, è stato anche inaugurato il primo Mondiale di Cricket con la formula Twenty20.
Questo sport vede sfidarsi due squadre da 11 elementi ciascuna all’interno di un campo in erba di dimensioni variabili con al centro una corsia lunga 20 metri e larga 2. Alle due estremità di tale corsia chiamata pitch si trovano tre paletti che formano una piccola porta.
Ogni partita di Cricket è divisa in due frazioni di gioco, dette innings, durante le quali gli 11 giocatori di una squadra sono impegnati in battuta a turno e gli altri a difendere. Al termine della prima frazione di gioco, ovviamente, le due squadre si invertono i ruoli. Lo scopo del Cricket è quello di segnare più punti possibili e, di conseguenza, i giocatori dovranno cercare di segnare punti e di non farsi eliminare quando sono in battuta.
Chiaramente, a influenzare i bookmakers nell'elaborazione di quote e pronostici è soprattutto l’albo d’oro delle diverse competizioni di Cricket. Facendo un esempio concreto, il palmarès dei campionati mondiali di Cricket vede in testa l’Australia con 5 titoli davanti a India e Indie Occidentali Britanniche con 2. E’ dunque altamente presumibile che queste squadre vedranno assegnarsi quote vittoria molto basse rispetto a squadre come l’Italia e la Spagna, che non hanno mai conseguito alcuna vittoria nella loro storia.
Attualmente il Cricket (spesso scritto Criket) è organizzato e regolato dall’International Cricket Council (ICC), il massimo organo di questo sport che ha il compito di definire le norme del gioco e di regolare i rapporti tra federazioni oltre che di organizzare tutti i principali tornei mondiali.
Gli addetti ai lavori preparano quote e pronostici sul cricket tenendo conto di tutta una serie di fattori che vanno dallo stato di forma degli atleti fino al palmarès delle squadre coinvolte. Il consiglio per chi volesse provare a realizzare delle giocate vincenti è quindi quello di raccogliere informazioni aggiornate sulle squadre prima di decidere.
Il Cricket è nato in Inghilterra ma è molto seguito in India, Sri Lanka, Bangladesh, Pakistan, Galles, Australia, Sudafrica e anche nelle Indie Occidentali Britanniche. Esistono due varianti: quella con over illimitati e quella con over limitati. Nel Cricket con over illimitati, una squadra deve eliminare tutti i battitori avversari per ben due volte per dichiararsi vincitrice e la durata di queste partite è di 4 o 5 giorni a seconda che siano competizioni domestiche o internazionali.
La versione con over limitati, invece, prevede partite a 50 over (One Day International) della durata di un giorno e a 20 over (Twenty20), della durata variabile tra 3 e 4 ore.
Di origine antichissima, per esigenze televisive il Cricket oggi ha visto affermarsi la formula del One Day International, il cui primo incontro internazionale risale al 1971 quando si affrontarono Australia e Inghilterra. La prima Coppa del mondo di Cricket venne disputata invece nel 1975.
Altra data importante per il Cricket fu il 2003, anno in cui la lega professionale inglese adottò la formula del Twenty20, che stabilisce che ciascuna squadra possa battere al massimo 20 overs. Nel 2007, è stato anche inaugurato il primo Mondiale di Cricket con la formula Twenty20.
Questo sport vede sfidarsi due squadre da 11 elementi ciascuna all’interno di un campo in erba di dimensioni variabili con al centro una corsia lunga 20 metri e larga 2. Alle due estremità di tale corsia chiamata pitch si trovano tre paletti che formano una piccola porta.
Ogni partita di Cricket è divisa in due frazioni di gioco, dette innings, durante le quali gli 11 giocatori di una squadra sono impegnati in battuta a turno e gli altri a difendere. Al termine della prima frazione di gioco, ovviamente, le due squadre si invertono i ruoli. Lo scopo del Cricket è quello di segnare più punti possibili e, di conseguenza, i giocatori dovranno cercare di segnare punti e di non farsi eliminare quando sono in battuta.
Chiaramente, a influenzare i bookmakers nell'elaborazione di quote e pronostici è soprattutto l’albo d’oro delle diverse competizioni di Cricket. Facendo un esempio concreto, il palmarès dei campionati mondiali di Cricket vede in testa l’Australia con 5 titoli davanti a India e Indie Occidentali Britanniche con 2. E’ dunque altamente presumibile che queste squadre vedranno assegnarsi quote vittoria molto basse rispetto a squadre come l’Italia e la Spagna, che non hanno mai conseguito alcuna vittoria nella loro storia.