Regole del rugby

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Regole del rugby

Il rugby è uno sport di squadra molto antico, seguito da milioni di appassionati sportivi e sul quale non mancano le scommesse sportive. Le regole del rugby non sono molte e risultano abbastanza semplici. Innanzitutto occorre ricordare come esistano 3 tipi differenti di rugby: quello a 15 giocatori, probabilmente il più famoso e sviluppato, quello a 13 e quello a 7.

L’obiettivo principale del gioco del rugby è quello di appoggiare il pallone dalla caratteristica forma ovale oltre una linea chiamata per l’appunto linea di meta. Per questo motivo i punti vengono chiamati mete e ogni qual volta una squadra riesce a realizzarne una (ogni meta dà diritto a 5 punti) ha anche diritto a una trasformazione, ovvero un calcio piazzato sopra i pali che permette di ottenere altri 2 punti aggiuntivi.

La regola fondamentale del rugby è che la palla può essere passata solamente all’indietro. Qualora nel corso della partita dovesse capitare a un giocatore di passare il pallone in avanti, andrebbe incontro a un’infrazione punita da regolamento con un calcio di punizione. L’unico modo per portare avanti il pallone durante una partita di rugby è quello di utilizzare i piedi, oppure è possibile farlo correndo tenendolo in mano. Chiaramente la squadra avversaria le tenterà tutte per impedire che la palla raggiunga la propria linea di meta.

Le partite si disputano in un campo rettangolare non troppo dissimile da quello da calcio, ma diviso da ben cinque righe: una di metà campo, le due linee di meta e le due linee dei 22 metri da cui si realizzano i calci per le trasformazioni delle mete. Ci sono anche le porte, una per lato, contraddistinte da alti pali tra i quali il giocatore deve far finire la palla nel caso di trasformazioni e calci di punizione.

La partita di rugby dura 80 minuti ed è suddivisa in due tempi da 40 minuti, di conseguenza il cronometro viene fermato a ogni interruzione dall’arbitro.

Nel rugby a 15 i ruoli dei giocatori possono essere facilmente intuiti osservando i loro numeri sulla maglia. I giocatori di rugby titolari indossano tutti maglie con numeri che vanno dall’1 al 15 e a seconda del numero indossato è possibile capire il ruolo del giocatore. Ad esempio il numero 9 è solitamente di pertinenza del mediano di mischia, mentre il 10 viene solitamente attribuito al miglior calciatore della squadra, quello cioè che tira i calci di punizione.

Nella partita le due squadre che si affrontano dovranno quindi cercare di realizzare più mete possibili e chiaramente di impedire che gli avversari si avvicinino alla propria linea di meta. Per far questo possono tentare di placcare i portatori di palla, ma solo dal collo in giù. Una volta a terra il giocatore placcato deve per forza abbandonare il pallone o passarlo all’indietro prima di cadere. Ogni volta che l’arbitro fischia un fallo di gioco, inoltre, la squadra che lo ha subito può scegliere se calciare la palla oltre ai pali, calciare in touche (rimessa laterale) oppure effettuare una mischia e ripartire con una azione alla mano.

Il calcio oltre ai pali permette di ottenere 3 punti, mentre un calcio in rimessa laterale permette di guadagnare diversi metri nell’ottica di avvicinarsi alla linea di meta avversaria. In caso di mischia invece, si parla di una situazione in cui la palla viene introdotta a gioco fermo in mezzo a 16 giocatori (otto per squadra) che spingono per riuscire a conquistare il pallone prima degli avversari.

Infine nel corso della partita è anche possibile realizzare punti tramite il drop, ovvero un calcio di controbalzo. Nel caso in cui durante un match la palla dovesse essere indirizzata con un drop sopra i pali, infatti, si otterrebbero ben 3 punti per la propria squadra.

Per avere un riferimento scritto alle regole ufficiali del rugby si rimanda al sito della Federazione Italiana Rugby, dove nell'apposita sezione è possibile controllare il regolamento nel dettaglio.

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