Zanetti
Calcio
Zanetti
Javier Zanetti, soprannominato El Tractor, è stato un grande calciatore e difensore argentino ed è nato il 10 agosto 1973 a Buenos Aires. Dopo aver iniziato la carriera in Argentina ha legato la sua vita all’Inter, squadra con il quale è arrivato a trionfare nel 2010 con lo storico triplete conquistato sotto la guida tecnica di José Mourinho. Non solo, Zanetti ha disputato ben 1114 partite ufficiali piazzandosi quarto nella classifica dei calciatori con almeno 1000 presenze in carriera. E’ anche lo straniero con più presenze in Serie A e il quarto nella storia del calcio italiano dopo Paolo Maldini, Gianluigi Buffon e Francesco Totti. Nel 2011, Zanetti ha ottenuto un premio alla carriera come “Leggenda del calcio”.
Biografia
Javier Zanetti ha origini italiane dal momento che il suo bisnonno, Paolo, era originario della provincia di Pordenone. Ha un fratello maggiore, Sergio, che ha fatto a sua volta il calciatore e poi l’allenatore. Si è sposato nel 1999 con Paula de La Fuente da cui ha avuto tre figli: Sol (2005), Ignacio (2008) e Tomas (2012). Oltre a essere divenuto la bandiera dell’Inter, Zanetti ha avuto sempre un gran ruolo nel promuovere iniziative solidali e benefiche. Nel 2002 ha creato la Fundaciòn P.U.P.I, una organizzazione no-profit che si occupa di aiutare economicamente i bambini disagiati a Buenos Aires. Per tutta la sua carriera Zanetti si è sempre fatto apprezzare per lealtà e correttezza, per questo infatti ha conseguito alcune importanti onorificenze come il Premio Scirea nel 2010 e il Premio Facchetti nel 2012.
Club/Record/Palmares
La carriera di Zanetti cominciò nel 1982 quando accettò di trasferirsi all’Independiente, dove sarebbe rimasto per sette stagioni. Cominciò poi a cercare un’altra squadra e si accasò in quello che era stato il club del fratello, il Talleres. Dopo Il Talleres esordì nel calcio professionistico nel 1992 e si segnalò subito come uno dei giovani più promettenti del calcio argentino. Nel 1993 approdò in Primera Divisiòn al Banfield e dopo una stagione conquistò la convocazione nella Nazionale argentina guidata da Daniel Passarella.
Fu Massimo Moratti ad acquistarlo nel 1995 e a portarlo a Milano, sponda nerazzurra, da dove non sarebbe più andato via. Pian piano Zanetti si affermò sempre più come titolare dell'Inter e conquistò la finale di Coppa UEFA poi persa contro lo Schalke 04 ai rigori. L’anno successivo, nel 1998, conquistò la Coppa UEFA nella finale vinta dall’Inter per 3-0 contro la Lazio. Il 28 ottobre 1998 giocò per la prima volta con la fascia da capitano al braccio e, a partire dal 2001, divenne il capitano ufficiale della squadra.
Sotto la guida tecnica di Roberto Mancini, Javier Zanetti tornò alla vittoria con il campionato 2005-06, vinto a tavolino per Calciopoli, il 2006-07 e il 2007-08, 2 Coppe Italia (2004-05 e 2005-06) e 2 Supercoppe italiane (2005 e 2006). La sua carriera continuò con José Mourinho che alla sua prima stagione in nerazzurro ottenne la vittoria della Supercoppa Italiana nel 2008 e del campionato. Nella stagione successiva Zanetti vinse la Coppa Italia e il quinto scudetto consecutivo, e anche la Champions League contro il Bayern Monaco.
Nel 2010 Javier Zanetti conquistò quindi uno storico “triplete” vincendo Scudetto, Champions League e Coppa Italia. Nella stagione 2010-11 con Rafa Benitez in panchina, Zanetti conquistò anche la Supercoppa Italiana e la Coppa del Mondo per club di FIFA. Non è finita qui in quanto il 20 ottobre 2010 Zanetti con la sua rete segnata al Tottenham divenne il giocatore più anziano ad aver mai segnato in Champions League fino a quel momento.
Nel 2011 il campione argentino si aggiudicò un nuovo record superando il numero di presenze di Bergomi in Serie A (519). Il suo ultimo trofeo in carriera fu la Coppa Italia del 2011, conquistata grazie alla vittoria per 3-1 contro il Palermo. Nelle stagioni successive, il calciatore argentino riuscì anche a toccare quota 100 presenze in Champions League divenendo il calciatore con più presenze da capitano nella storia del trofeo. Dopo un brutto infortunio nel 2013, Zanetti tornò in campo nella stagione 2013-14 per poi chiudere in modo trionfale la carriera il 18 maggio 2014 dall’alto dei suoi 40 anni.
Con la maglia della Nazionale argentina Zanetti ha conquistato 1 Oro ai Giochi Panamericani (1995), un Argento alle Olimpiadi di Atlanta (1996), 2 Coppa America (2004, 2007) e 2 argenti alle Confederations Cup (1995, 2005).
Talleres (1992-93): 33 presenze, 1 rete
Banfield (1993-1995): 66 presenze, 4 reti
Inter (1995-2014): 615 presenze, 12 reti
Nazionale: 145 presenze, 5 reti
Curiosità: venne scartato perché troppo gracile
Ci fu un momento nella carriera di Javier Zanetti in cui rischiò di non diventare un calciatore. Era solo un bambino, nel 1989, quando l’Indipendiente decise di scartarlo perché troppo gracile e debole. Zanetti smise di giocare a pallone per oltre un anno, che trascorse ad aiutare il padre nei cantieri edili e concentrandosi nello studio. Paradossalmente, fu proprio questo suo anno “sabbatico” a consentirgli di svilupparsi fisicamente. Ironia della sorte, proprio Javier Zanetti si guadagnò sul campo pochi anni dopo il soprannome di “El Tractor”.
Biografia
Javier Zanetti ha origini italiane dal momento che il suo bisnonno, Paolo, era originario della provincia di Pordenone. Ha un fratello maggiore, Sergio, che ha fatto a sua volta il calciatore e poi l’allenatore. Si è sposato nel 1999 con Paula de La Fuente da cui ha avuto tre figli: Sol (2005), Ignacio (2008) e Tomas (2012). Oltre a essere divenuto la bandiera dell’Inter, Zanetti ha avuto sempre un gran ruolo nel promuovere iniziative solidali e benefiche. Nel 2002 ha creato la Fundaciòn P.U.P.I, una organizzazione no-profit che si occupa di aiutare economicamente i bambini disagiati a Buenos Aires. Per tutta la sua carriera Zanetti si è sempre fatto apprezzare per lealtà e correttezza, per questo infatti ha conseguito alcune importanti onorificenze come il Premio Scirea nel 2010 e il Premio Facchetti nel 2012.
Club/Record/Palmares
La carriera di Zanetti cominciò nel 1982 quando accettò di trasferirsi all’Independiente, dove sarebbe rimasto per sette stagioni. Cominciò poi a cercare un’altra squadra e si accasò in quello che era stato il club del fratello, il Talleres. Dopo Il Talleres esordì nel calcio professionistico nel 1992 e si segnalò subito come uno dei giovani più promettenti del calcio argentino. Nel 1993 approdò in Primera Divisiòn al Banfield e dopo una stagione conquistò la convocazione nella Nazionale argentina guidata da Daniel Passarella.
Fu Massimo Moratti ad acquistarlo nel 1995 e a portarlo a Milano, sponda nerazzurra, da dove non sarebbe più andato via. Pian piano Zanetti si affermò sempre più come titolare dell'Inter e conquistò la finale di Coppa UEFA poi persa contro lo Schalke 04 ai rigori. L’anno successivo, nel 1998, conquistò la Coppa UEFA nella finale vinta dall’Inter per 3-0 contro la Lazio. Il 28 ottobre 1998 giocò per la prima volta con la fascia da capitano al braccio e, a partire dal 2001, divenne il capitano ufficiale della squadra.
Sotto la guida tecnica di Roberto Mancini, Javier Zanetti tornò alla vittoria con il campionato 2005-06, vinto a tavolino per Calciopoli, il 2006-07 e il 2007-08, 2 Coppe Italia (2004-05 e 2005-06) e 2 Supercoppe italiane (2005 e 2006). La sua carriera continuò con José Mourinho che alla sua prima stagione in nerazzurro ottenne la vittoria della Supercoppa Italiana nel 2008 e del campionato. Nella stagione successiva Zanetti vinse la Coppa Italia e il quinto scudetto consecutivo, e anche la Champions League contro il Bayern Monaco.
Nel 2010 Javier Zanetti conquistò quindi uno storico “triplete” vincendo Scudetto, Champions League e Coppa Italia. Nella stagione 2010-11 con Rafa Benitez in panchina, Zanetti conquistò anche la Supercoppa Italiana e la Coppa del Mondo per club di FIFA. Non è finita qui in quanto il 20 ottobre 2010 Zanetti con la sua rete segnata al Tottenham divenne il giocatore più anziano ad aver mai segnato in Champions League fino a quel momento.
Nel 2011 il campione argentino si aggiudicò un nuovo record superando il numero di presenze di Bergomi in Serie A (519). Il suo ultimo trofeo in carriera fu la Coppa Italia del 2011, conquistata grazie alla vittoria per 3-1 contro il Palermo. Nelle stagioni successive, il calciatore argentino riuscì anche a toccare quota 100 presenze in Champions League divenendo il calciatore con più presenze da capitano nella storia del trofeo. Dopo un brutto infortunio nel 2013, Zanetti tornò in campo nella stagione 2013-14 per poi chiudere in modo trionfale la carriera il 18 maggio 2014 dall’alto dei suoi 40 anni.
Con la maglia della Nazionale argentina Zanetti ha conquistato 1 Oro ai Giochi Panamericani (1995), un Argento alle Olimpiadi di Atlanta (1996), 2 Coppa America (2004, 2007) e 2 argenti alle Confederations Cup (1995, 2005).
Talleres (1992-93): 33 presenze, 1 rete
Banfield (1993-1995): 66 presenze, 4 reti
Inter (1995-2014): 615 presenze, 12 reti
Nazionale: 145 presenze, 5 reti
Curiosità: venne scartato perché troppo gracile
Ci fu un momento nella carriera di Javier Zanetti in cui rischiò di non diventare un calciatore. Era solo un bambino, nel 1989, quando l’Indipendiente decise di scartarlo perché troppo gracile e debole. Zanetti smise di giocare a pallone per oltre un anno, che trascorse ad aiutare il padre nei cantieri edili e concentrandosi nello studio. Paradossalmente, fu proprio questo suo anno “sabbatico” a consentirgli di svilupparsi fisicamente. Ironia della sorte, proprio Javier Zanetti si guadagnò sul campo pochi anni dopo il soprannome di “El Tractor”.