Platini



Calcio
Platini
Michel Francois Platini, soprannominato Le Roi, è nato a Joeuf, in Francia, il 21 giugno 1955, ed è sicuramente uno dei giocatori francesi più famosi della storia, nonché uno dei calciatori più forti di sempre. Dopo un buon inizio di carriera in Francia con Nancy e Saint-Etienne, Platini legò la sua carriera ai colori bianconeri della Juventus, con cui arrivò a vincere un numero impressionante di trofei. Si ritirò a soli 32 anni avendo trionfato anche con la nazionale francese negli Europei del 1984. Nel 1983, 1984 e 1985, per via delle sue prestazioni di alto livello, vinse il prestigioso Pallone d’Oro.
Biografia
Michel Platini nacque a Joeuf, nella regione della Lorena, da famiglia di origine italiana. Le sue doti calcistiche si notarono già quando era solo un bambino, anche se ebbe una infanzia difficile in cui gli venne riscontrata una insufficienza cardiaca. Per quanto riguarda la sua vita privata, Platini si sposò nel 1977 con una studentessa di economia, Christelle, a sua volta figlia di genitori italiani. Dalla loro unione nacquero i figli Laurent e Marine. Anche i suoi figli ebbero una infanzia difficile, basti pensare che scamparono per un pelo a un rapimento quando erano dei bambini.
Club/record/Palmares
Michel Platini cominciò la sua carriera a soli 11 anni con le giovanili dell’AS Joeuf, il Jovicienne allenato da suo padre. Pochi anni dopo fece un provino con il Metz2 ma gli venne riscontrata una bassa capacità polmonare e venne scartato. Nel settembre 1972 accettò di trasferirsi al Nancy dove cominciò a giocare con la squadra riserve. Approdò in prima squadra a soli 17 anni nel 1973 e si mise subito in mostra come giovane di talento anche se il Nancy retrocesse in Division 2. La stagione successiva trascinò il Nancy a vincere il groupe Sud della Division 2 mettendo a segno ben 17 reti in 33 partite e portando il Nancy ai quarti della Coupe de France.
Nella stagione 1976-77, Platini conquistò il quarto posto in campionato e il secondo posto nella classifica marcatori. Era già affermato come calciatore, non a caso nel 1977 arrivò terzo nella classifica del Pallone d’oro. Ormai era pronto a spiccare il volo e infatti la stagione successiva trionfò nella Coppa di Francia segnando il gol decisivo nella finale contro il Nizza. Nel 1978 venne messo sotto accusa per l’eliminazione della Francia ai Mondiali e si infortunò in modo grave rimanendo lontano dai campi da gioco per sei mesi.
A scadenza di contratto si accasò con il Saint-Etienne, in quel periodo la squadra più titolata e prestigiosa in Francia. Nel 1981 Platini guidò la squadra alla vittoria del campionato francese e la stagione successiva si piazzò al secondo posto perdendo però la finale di Coupe de France ai rigori contro il Paris Saint-Germain. Nel 1982 lo storico trasferimento per 250 milioni di lire alla Juventus, dove trovò un campione come Boniek. Dopo un girone di andata molto altalenante, in quello di ritorno cominciò a incantare il pubblico e divenne capocannoniere della Serie A con 16 reti. Con i suoi gol Platini condusse i bianconeri a vincere la Coppa Italia ma venne sconfitto in finale di Coppa dei Campioni dal più debole Amburgo per 1-0.
Nella stagione seguente Platini si confermò come un talento assoluto e fece vincere alla Juventus il campionato mettendo a segno 20 reti in 28 presenze e vincendo nuovamente la classifica cannonieri della Serie A. Arrivò anche un successo in campo europeo con la vittoria ottenuta in Coppa delle Coppe per 2-1 contro il Porto. Nel 1983 Platini vinse anche il suo primo Pallone d’Oro ed era forse all’apice della sua forza. Nella stagione 1984-85 Platini vinse la terza classifica cannonieri consecutiva in Serie A e vinse la Supercoppa UEFA contro il Liverpool. Pochi mesi dopo, il 29 maggio, vinse anche la Coppa dei Campioni all’Heysel di Bruxelles di nuovo contro il Liverpool, ma la vittoria fu funestata da tragici eventi sugli spalti.
Nell’anno sportivo 1985-86 il calciatore francese condusse la Juventus al trionfo in Coppa Intercontinentale contro gli Argentinos Juniors ai calci di rigore e vinse anche il suo terzo Pallone d’Oro consecutivo in carriera, il quarto consecutivo per un giocatore della Juventus (il primo fu di Paolo Rossi). A soli 32 anni, al termine della stagione 1986-87, Platini annunciò il suo addio prematuro al calcio giocato adducendo motivazioni fisiche.
Come anticipato, Platini ebbe anche una carriera straordinaria con la maglia della nazionale francese con cui raggiunse la Semifinale ai Mondiali di Spagna del 1982 che sarebbero poi stati vinti dall’Italia. Esattamente due anni dopo, nel 1984, Platini trascinò i francesi padroni di casa alla vittoria del campionato d’Europa andando a segno in tutte le gare del torneo e realizzando ben 9 reti in 5 presenze. Nei Mondiali del 1986 Le Roi portò la Francia fino alle Semifinali, ma venne ancora eliminata dalla Germania Ovest e dovette accontentarsi del terzo posto.
Appese le scarpette al chiodo, Platini accettò l’incarico di commissario tecnico della Francia tra il 1° novembre 1988 e il 1992, ma non riuscì a conseguire nessun risultato particolare, nemmeno la qualificazione ai Mondiali di Italia ‘90. Nonostante ben 19 risultati utili consecutivi tra il 1989 e il 1991, Platini non riuscì a fare bella figura agli Europei del 1992 dove la Francia venne eliminata nella fase a gironi. Fu la fine della sua carriera di allenatore ma anche l’inizio di una nuova era, quella da dirigente. Nel 1998 fu inserito nel comitato organizzatore dei Mondiali e tra il 2001 e il 2008 divenne Vicepresidente della Federcalcio francese e dell’Esecutivo della FIFA. Non solo, il 26 gennaio 2007 vinse le elezioni per la presidenza UEFA, carica per la quale sarebbe stato rieletto anche nel 2011 e nel 2015.
Nel suo periodo da dirigente UEFA, Platini lavorò alla riforma delle Coppe Europee e della Coppa Campioni, collaborando alla creazione del nuovo formato di Europa League e Champions League. Ha avuto anche alcune controversie e nel 2015 ha subito una sospensione di 90 giorni dal comitato etico FIFA per l’accusa di aver percepito nel 2011 una cifra dall’allora presidente Joseph Blatter. A seguito di ciò la commissione FIFA decise di squalificarlo per 6 anni da tutte le attività calcistiche (poi ridotti a 4).
Nancy (1972-1979): 183 presenze, 98 reti
Saint Etienne (1979-1982): 96 presenze, 50 reti
Juventus (1982-1987): 147 presenze, 68 reti
Nazionale: 72 presenze, 41 reti
Curiosità: Gianni Agnelli e il foie gras
L’arrivo di Michel Platini a Torino ha segnato profondamente la storia del club bianconero, non a caso Platini è entrato di diritto nella storia del club torinese. In particolare, il presidente Gianni Agnelli era letteralmente innamorato calcisticamente del francese, con cui andava molto d’accordo anche sul piano umano. Lo rimproverò anche di aver smesso troppo presto e a commento del suo trasferimento a Torino ebbe a dire: “lo abbiamo comprato per un tozzo di pane, e lui ci ha messo sopra il foie gras”.
Biografia
Michel Platini nacque a Joeuf, nella regione della Lorena, da famiglia di origine italiana. Le sue doti calcistiche si notarono già quando era solo un bambino, anche se ebbe una infanzia difficile in cui gli venne riscontrata una insufficienza cardiaca. Per quanto riguarda la sua vita privata, Platini si sposò nel 1977 con una studentessa di economia, Christelle, a sua volta figlia di genitori italiani. Dalla loro unione nacquero i figli Laurent e Marine. Anche i suoi figli ebbero una infanzia difficile, basti pensare che scamparono per un pelo a un rapimento quando erano dei bambini.
Club/record/Palmares
Michel Platini cominciò la sua carriera a soli 11 anni con le giovanili dell’AS Joeuf, il Jovicienne allenato da suo padre. Pochi anni dopo fece un provino con il Metz2 ma gli venne riscontrata una bassa capacità polmonare e venne scartato. Nel settembre 1972 accettò di trasferirsi al Nancy dove cominciò a giocare con la squadra riserve. Approdò in prima squadra a soli 17 anni nel 1973 e si mise subito in mostra come giovane di talento anche se il Nancy retrocesse in Division 2. La stagione successiva trascinò il Nancy a vincere il groupe Sud della Division 2 mettendo a segno ben 17 reti in 33 partite e portando il Nancy ai quarti della Coupe de France.
Nella stagione 1976-77, Platini conquistò il quarto posto in campionato e il secondo posto nella classifica marcatori. Era già affermato come calciatore, non a caso nel 1977 arrivò terzo nella classifica del Pallone d’oro. Ormai era pronto a spiccare il volo e infatti la stagione successiva trionfò nella Coppa di Francia segnando il gol decisivo nella finale contro il Nizza. Nel 1978 venne messo sotto accusa per l’eliminazione della Francia ai Mondiali e si infortunò in modo grave rimanendo lontano dai campi da gioco per sei mesi.
A scadenza di contratto si accasò con il Saint-Etienne, in quel periodo la squadra più titolata e prestigiosa in Francia. Nel 1981 Platini guidò la squadra alla vittoria del campionato francese e la stagione successiva si piazzò al secondo posto perdendo però la finale di Coupe de France ai rigori contro il Paris Saint-Germain. Nel 1982 lo storico trasferimento per 250 milioni di lire alla Juventus, dove trovò un campione come Boniek. Dopo un girone di andata molto altalenante, in quello di ritorno cominciò a incantare il pubblico e divenne capocannoniere della Serie A con 16 reti. Con i suoi gol Platini condusse i bianconeri a vincere la Coppa Italia ma venne sconfitto in finale di Coppa dei Campioni dal più debole Amburgo per 1-0.
Nella stagione seguente Platini si confermò come un talento assoluto e fece vincere alla Juventus il campionato mettendo a segno 20 reti in 28 presenze e vincendo nuovamente la classifica cannonieri della Serie A. Arrivò anche un successo in campo europeo con la vittoria ottenuta in Coppa delle Coppe per 2-1 contro il Porto. Nel 1983 Platini vinse anche il suo primo Pallone d’Oro ed era forse all’apice della sua forza. Nella stagione 1984-85 Platini vinse la terza classifica cannonieri consecutiva in Serie A e vinse la Supercoppa UEFA contro il Liverpool. Pochi mesi dopo, il 29 maggio, vinse anche la Coppa dei Campioni all’Heysel di Bruxelles di nuovo contro il Liverpool, ma la vittoria fu funestata da tragici eventi sugli spalti.
Nell’anno sportivo 1985-86 il calciatore francese condusse la Juventus al trionfo in Coppa Intercontinentale contro gli Argentinos Juniors ai calci di rigore e vinse anche il suo terzo Pallone d’Oro consecutivo in carriera, il quarto consecutivo per un giocatore della Juventus (il primo fu di Paolo Rossi). A soli 32 anni, al termine della stagione 1986-87, Platini annunciò il suo addio prematuro al calcio giocato adducendo motivazioni fisiche.
Come anticipato, Platini ebbe anche una carriera straordinaria con la maglia della nazionale francese con cui raggiunse la Semifinale ai Mondiali di Spagna del 1982 che sarebbero poi stati vinti dall’Italia. Esattamente due anni dopo, nel 1984, Platini trascinò i francesi padroni di casa alla vittoria del campionato d’Europa andando a segno in tutte le gare del torneo e realizzando ben 9 reti in 5 presenze. Nei Mondiali del 1986 Le Roi portò la Francia fino alle Semifinali, ma venne ancora eliminata dalla Germania Ovest e dovette accontentarsi del terzo posto.
Appese le scarpette al chiodo, Platini accettò l’incarico di commissario tecnico della Francia tra il 1° novembre 1988 e il 1992, ma non riuscì a conseguire nessun risultato particolare, nemmeno la qualificazione ai Mondiali di Italia ‘90. Nonostante ben 19 risultati utili consecutivi tra il 1989 e il 1991, Platini non riuscì a fare bella figura agli Europei del 1992 dove la Francia venne eliminata nella fase a gironi. Fu la fine della sua carriera di allenatore ma anche l’inizio di una nuova era, quella da dirigente. Nel 1998 fu inserito nel comitato organizzatore dei Mondiali e tra il 2001 e il 2008 divenne Vicepresidente della Federcalcio francese e dell’Esecutivo della FIFA. Non solo, il 26 gennaio 2007 vinse le elezioni per la presidenza UEFA, carica per la quale sarebbe stato rieletto anche nel 2011 e nel 2015.
Nel suo periodo da dirigente UEFA, Platini lavorò alla riforma delle Coppe Europee e della Coppa Campioni, collaborando alla creazione del nuovo formato di Europa League e Champions League. Ha avuto anche alcune controversie e nel 2015 ha subito una sospensione di 90 giorni dal comitato etico FIFA per l’accusa di aver percepito nel 2011 una cifra dall’allora presidente Joseph Blatter. A seguito di ciò la commissione FIFA decise di squalificarlo per 6 anni da tutte le attività calcistiche (poi ridotti a 4).
Nancy (1972-1979): 183 presenze, 98 reti
Saint Etienne (1979-1982): 96 presenze, 50 reti
Juventus (1982-1987): 147 presenze, 68 reti
Nazionale: 72 presenze, 41 reti
Curiosità: Gianni Agnelli e il foie gras
L’arrivo di Michel Platini a Torino ha segnato profondamente la storia del club bianconero, non a caso Platini è entrato di diritto nella storia del club torinese. In particolare, il presidente Gianni Agnelli era letteralmente innamorato calcisticamente del francese, con cui andava molto d’accordo anche sul piano umano. Lo rimproverò anche di aver smesso troppo presto e a commento del suo trasferimento a Torino ebbe a dire: “lo abbiamo comprato per un tozzo di pane, e lui ci ha messo sopra il foie gras”.