Dino Zoff

Dino Zoff
Calcio
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Dino Zoff

Dino Zoff è considerato universalmente come uno dei portieri più forti della storia del calcio. Dopo aver giocato per anni con la Juventus e aver conquistato i Mondiali con gli azzurri nel 1982, Zoff è stato anche un apprezzato allenatore e dirigente sportivo. Zoff ha giocato con la Juventus per 11 anni senza mai saltare una singola partita di campionato e ha legato il suo nome in modo indelebile al calcio italiano.

Biografia

Dino Zoff è nato a Mariano del Friuli il 28 febbraio del 1942. Di famiglia umile, era figlio di due agricoltori, il giovane Dino non era alto abbastanza per giocare a calcio. Più avanti raccontò che sua nonna gli faceva bere fino a 8 uova al giorno per farlo crescere e il rimedio ebbe ottimi risultati in quanto nel 1961, quando venne acquistato dall’Udinese, era alto 182 centimetri. Da sempre molto riservato, Dino Zoff si è sempre contraddistinto per signorilità e ha sempre fatto la massima attenzione alla tutela della propria privacy. Negli ultimi anni Dino Zoff ha affrontato un ricovero in ospedale a causa di un problema di origine virale che gli impediva di camminare. Il leggendario portiere ha comunque superato alla grande la malattia.

Club/Record/Palmares

La carriera del portiere cominciò con la Marianese ma si affacciò nel calcio professionistico solo nel 1961 quando approdò all’Udinese. Nel 1963 venne acquistato dal Mantova, dove rimase per ben 4 stagioni collezionando 131 presenze. Una prima svolta nella sua carriera si ebbe nel 1967, quando il portiere friulano venne ceduto dai lombardi al Napoli ed esordì in Nazionale.

Dino Zoff difese la porta napoletana per ben 143 partite e disputò tutte le fare consecutivamente, senza mai fermarsi. A Napoli, Dino Zoff si affermò come uno dei portieri più affidabili e nella stagione 1970-71 incassò solamente 18 reti in 30 partite e riuscì nell’impresa di non subire reti per 590 minuti consecutivi. Ormai trentenne e portiere maturo ed esperto, Dino Zoff venne ceduto alla Juventus nel 1972. Fu questo il periodo più gratificante per il portiere friulano che disputò in bianconero qualcosa come 11 stagioni consecutive senza ma saltare una partita di campionato. Nel corso del suo periodo alla Juve, Dino Zoff vinse 6 Scudetti, 2 Coppe Italia e 1 Coppa UEFA, che fu anche il primo successo europeo per la Juventus.

Nel corso della sua permanenza a Torino, Dino Zoff riuscì a mantenere la sua rete inviolata per 903 minuti e nella stagione 1981-82 subì solo 14 reti, un record per la società bianconera. L’epilogo della permanenza di Zoff alla Juventus non fu dei migliori in quanto la sua ultima partita in bianconero fu la finale di Coppa dei Campioni persa ad Atene il 25 maggio 1983 contro l’Amburgo.

Dino Zoff ha legato indissolubilmente il suo nome anche alla storia della Nazionale. Dopo il suo esordio nel 1968, Zoff divenne titolare indiscusso nel 1972 e disputò da protagonista gli sfortunati Mondiali del 1974. Nel 1977 divenne il capitano dell'Italiae guidò gli azzurri ai Mondiali argentini del 1978. Nel 1982 infine, Dino Zoff difese la porta azzurra della Nazionale italiana fino alla fine, conquistando la Coppa del Mondo nella finale contro la Germania Ovest. La sua ultima partita in azzurro venne disputata il 29 maggio 1983 quando aveva ormai 41 anni, e fu anche la sua ultima partita ufficiale. Dino Zoff con la maglia azzurra è riuscito a tenere imbattuta la sua porta per 1142 minuti in partite uffiicali, da Italia -Jugoslavia del 1972 fino ad Haiti-Italia del 15 giugno 1974.

Udinese (1961-1963): 39 presenze, 57 reti subite
Mantova (1963-1967): 134 presenze, 116 reti subite
Napoli (1967-1972): 190 presenze, 166 reti subite
Juventus (1972-1983): 479 presenze, 355 reti subite
Nazionale: 112 presenze, 84 reti subite

Curiosità: Zoff non fu solo un portiere

Dopo la sua straordinaria carriera da portiere, Dino Zoff rimase nel mondo del calcio come dirigente. Inizialmente fece il preparatore dei portieri alla Juventus, poi entrò nella dirigenza della FIGC ricoprendo il ruolo di selezionatore dell’Italia Olimpica. Nel 1988 venne richiamato ancora nel club bianconero, questa volta come allenatore della prima squadra, e ottenne due quarti posti in altrettante stagioni e vinse una Coppa Italia e una Coppa UEFA. Nel 1989-90 Zoff venne allontanato dalla panchina nonostante i due prestigiosi trofei ottenuti e passò alla Lazio dove, dopo 2 stagioni anonime, riuscì a riportare i biancocelesti in Europa. In questo periodo ricoprì anche la carica di presidente e nel 1997 fu sia presidente che allenatore, subentrando all’esonero del boemo Zdnek Zeman.

Nel 1998 Dino Zoff venne chiamato a sostituire Cesare Maldini sulla panchina della Nazionale e riuscì a guidare gli azzurri agli Europei del 2000 fino alla finale poi persa contro la Francia con un golden goal di Trezeguet messo a segno nei tempi supplementari. Al termine della partita Dino Zoff subì delle immeritate critiche da parte di Silvio Berlusconi e decise di dimettersi dal ruolo di commissario tecnico della Nazionale.

Dopo una nuova breve parentesi alla Lazio nel 2001, Dino Zoff tornò in panchina nella stagione 2004-05 con la neopromossa Fiorentina e riuscì a salvare i toscani al termine di una stagione sofferta. Al termine del campionato, Zoff si ritirò definitamente a vita privata.

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